
Torno sul blog per raccontarti di un percorso fotografico appena concluso, di come questo mi sia stato d’aiuto per molteplici motivi e per condividere con te alcuni consigli su ogni fotografia realizzata.
#EatCaptureShare è il nome della challenge a cui ho preso parte nell’ultimo mese. L’ha ideata e creata Kimberly aka @thelittleplantation e si svolge su Instagram 4 volte l’anno, con temi sempre diversi.
Quest’anno sentivo la necessità di mettermi alla prova, di occuparmi di ciò che amo (la fotografia di cibo) e di farlo con un gruppo di persone che sicuramente mi avrebbero spronato a dare il meglio di me. Organizzarsi per questa challenge è semplicissimo. Kimberly scrive i nomi di tutti i temi circa 10 giorni prima dell’inizio, quindi si ha la piena di libertà di organizzarsi e scattare quando si ha tempo. Le foto da postare sono tre a settimana in giorni specifici. Io ho scattato quasi sempre nei fine settimana.
Non occorre essere dei fotografi professionisti. Occorre avere passione e voglia di farlo. Inoltre Kimberly ogni settimana, oltre a mandare una mail con le ispirazioni, fa una live in cui dà alcuni feedback su alcune foto che le sono piaciute di più e condivide alcuni consigli sulla food photography.
Le fotografie
Nella prima settimana i temi delle tre fotografie riguardavano la struttura narrativa di una storia.
Il primo tema quindi è stato C’era una volta e nel mondo della fotografia di cibo si può tranquillamente associare agli ingredienti.
La mia foto è stata la seguente.
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Probabilmente la fotografia meno interessante tra quelle che ho realizzato. Venivo da un viaggio di otto giorni e il mio unico tempo per scattare è stato di 40 minuti, la mattina presto. La luce non andava bene, probabilmente mi sarebbe servito semplicemente più tempo per realizzare che lo styling non era equilibrato e incompleto. Pur avendo post prodotto chicco per chicco su Photoshop per provare a dare un senso di profondità alla foto, purtroppo non è stato abbastanza. Con il senno di poi credo che il piatto non andasse bene e un po’ di acqua sui chicchi d’uva avrebbe reso sicuramente più appetitoso il piatto.
Consiglio: pensare prima alla foto non basta, serve il giusto tempo per realizzarla.
Il secondo tema è stato the story time, quindi facilmente riconducibile ad un action shot nel mondo della food photography.
La mia foto è stata questa.
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Questo scatto mi piace abbastanza. Mi sarebbe piaciuto di più se si fosse visto l’uovo scendendo ma purtroppo in quella foto le mie mani erano molto innaturali, quindi ho scelto lo scatto immediatamente successivo. Spesso non mi dispiace fare una foto anche meno convenzionale, se avessi voluto immortalare l’uovo lo avrei fatto ma in realtà non era necessario per me in questo determinato contesto.
Consiglio: Le foto in azione richiedono assolutamente lo scatto da remoto, puoi realizzarlo con un telecomando o applicazione per telefono. Io uso la seconda, così posso vedere anche lo scatto live (ed è comodissimo anche per prendere il fuoco).
Il terzo è tema è stato the end ovvero la fine, quindi riconducibile al momento in cui il pasto viene consumato.
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La mia foto è nata per essere condivisa in orizzontale, Instagram si sa, penalizza questo formato quindi in realtà non rende molto e mi dispiace.
Consiglio: sempre considerare il tipo di formato di destinazione della foto. Puoi anche fare delle prove live guardando come si vedrebbe nel supporto/piattaforma a cui è destinata la foto.
Seconda settimana, primo tema: “diners, drive-ins & dives”. Questa settimana è dedicata ai film e serie tv.
Il primo tema è dedicato a quei programmi tv in cui personaggi discutibili si ingozzano di cibo spazzatura.
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É stato particolarmente difficile realizzare questa fotografia. Posizionare un panino come ho fatto io è difficile perché in realtà il cibo tende a scendere. Ho dovuto rinforzarlo con tre legnetti che non si vedono ovviamente nella foto. Con il senno di poi avrei potuto sicuramente curare meglio lo styling.
Consiglio: se vuoi allenarti sullo styling di una pietanza, i sandwich rappresentano un ottimo banco di prova.
Secondo tema: l’edizione inglese di Bake Off.
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Qui avevo pochi dubbi, il soggetto della foto sarebbe stato una naked cake. Questa è una delle mie fotografie preferite di tutta la challenge. Adoro come la mia mano sia allineata anche al colino e tovagliolo. Credo che sia la composizione che mi è riuscita meglio. Questa foto è piaciuta molto anche a Kimberly che l’ha scelta nella selezione Runner Up.
Consiglio: curare lo scatto in ogni dettaglio può fare la differenza, i vestiti, ogni colore e fattura dei props è stato scelto accuratamente.
Terzo tema: Chef’s Table (programma tv Netflix)
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Il tema più difficile di tutti quanti. Qui il problema nasce dal principio. Il piatto non è lontanamente paragonabile alle meraviglie viste nel programma quindi diciamo che mi sarebbe piaciuto avere un soggetto principale diverso ma non essendo una brava cuoca mi sono dovuta scontrare con un limite di non poca importanza.
Consiglio: Procurati qualcuno che sappia cucinare bene per fare foto a piatti bellissimi ;P Scherzi a parte, l’estetica di un piatto è fondamentale. Noi fotografi di cibo, specialmente se autodidatti, dobbiamo imparare anche a creare dei piatti belli da vedere o fare in modo di avere piatti belli da fotografare.
Terza settimana, i temi sono stati i miei preferiti.
Primo tema: Drinks
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La prima domanda da fare in questo caso è: perché non mi sono mai cimentata in questo tipo di foto? Mi sono divertita tantissimo. Ho scelto apposta di fare una fotografia di fronte ad una finestra in modo tale che si vedesse il fumo del liquido. Per questo tema ho anche creato una piccola foto storia ma per la challenge è solo una la foto ammissibile.
Consiglio: nella fotografia riguardante i drinks la conoscenza e gestione della luce è fondamentale e non può essere lasciata al caso. Fai tante prove.
Secondo tema: insalate.
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A questa fotografia ci sono affezionata. In questa fase della challenge ho cominciato davvero a comprendere che dovevo dare il meglio di me stessa. Non avevo mai fatto una fotografia ad un’insalata. Ho studiato tutto prima e la foto è uscita quasi come me la immaginavo. Se avessi messo meno ricotta sarebbe stata più armoniosa.
Consiglio: quando si scatta una fotografia di cibo, l’armonia deve essere la parola chiave per la riuscita di una buona foto, anche un solo chicco può cambiare completamente la percezione. Immagina quei due cucchiai grandi di ricotta piccoli come gli altri, cosa vedi? Io una foto più bella.
Terzo tema: la pasta!
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Amante della pasta al rapporto. Per questa fotografia ho voluto curare tutto nei minimi dettagli. La pasta prima di tutto l’ho fatta davvero io, ho voluto fare una fotografia diversa dalle solite in cui viene ripreso il piatto dall’alto e ho pensato quindi di tenere in mano un po’ di pasta e mettere il fuoco solo su quella. L’applicazione canon mi ha infinitamente aiutato per tutto. Questa è una delle mie fotografie preferite della challenge e anche vincitrice del tema.
Consiglio: la fotografia di cibo non riguarda solo realizzare una foto bella ma riguarda anche e soprattutto raccontare una storia. Credo che quando si comincia a comunicare una propria visione, è anche più facile creare una fotografia di impatto.
Quarta e ultima settimana, tre sono i colori protagonisti degli ultimi tre temi della challenge.
Primo tema: Marrone.
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Il marrone è uno dei miei colori preferiti. Colore dell’autunno, del vintage e del cioccolato, mi ha sempre colpito per le infinite sfumature. Nella food photography è tutt’altro che un colore facile da fotografare. Il marrone tende ad appiattire la foto se non gestito bene. Io ho scelto di puntare tutto sulla bellezza della ciambella e ho cambiato prospettiva. La foto mi piace ma credo sarebbe stata ancora più bella se all’interno di una piccola foto storia.
Consiglio: Usa la modalità carosello di Instagram e pubblica più foto dello stesso piatto.
Secondo tema: Arancione
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Siamo in autunno, l’arancione in questo periodo significa solo una cosa: zucche! Ho voluto quindi preparare una vellutata di zucca e carote e la fotografia l’ho pensata fin da subito come un flat-lay ma con componente umana perché si sa, rende la fotografia più bella. Questo è uno dei miei scatti preferiti della challenge.
Consiglio: Inserire una componente umana per creare una fotografia più intima e potente.
Terzo tema: Viola
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Quest’anno sto vivendo una piccola ossessione per la panna cotta. Quindi per questo tema ho subito pensato di realizzare una crostata con panna cotta ai mirtilli. Tutto era perfetto fino a quando dopo mezzora che la torta si trovava in frigo, io abbia voluto aggiungere altro po’ di panna cotta. Consiglio prima del consiglio: la panna cotta una volta versata nella crostata NON va più toccata perché si crea subito una pellicola.
Consiglio di scatto: questa è un po’ una morale, a volte un piccolo imprevisto può invece migliorare nettamente una fotografia. L’effetto marmoreo alla fine mi è piaciuto molto e credo che senza quello la foto sarebbe stata molto più anonima. Gli imprevisti sono davvero importanti perché ti permettono, anzi ti obbligano a pensare fuori dagli schemi.
Se sei arrivato fino a qui innanzitutto grazie. Poi le mie conclusioni finali.
Ti consiglio di scegliere questo percorso per alcuni motivi:
1) Per migliorare la tua fotografia di cibo. Ti senti già bravo? Puoi sempre diventarlo ancora di più!
2) Conosci nuove persone. Credo che nell’ultimo mese e grazie a questa challenge io abbia conosciuto una cinquantina di talentuosi fotografi. La maggior parte non sono italiani. Mi ha fatto un enorme piacere perché mi sono sentita parte di un nuovo gruppo di persone molto brave, attente e focalizzate solo a divertirsi. Infine, anche se meno importante, ho 400 followers nuovi.
3) Per apprezzare di più Instagram. Erano almeno 9 mesi che per me questo social era andato alla deriva. Gli stimoli per usarlo erano terminati, passavo il tempo a vedere foto viste e riviste, persone che parlavano solo di se stesse e del loro lavoro quando io invece avrei voluto e voglio usare questo social solo per condividere le mie passioni e svagarmi. Grazie a questa challenge ho ritrovato la parte bella di Instagram, quella che vorrei ritrovare sempre.
4) É una challenge che si ripete e che si rinnova, quindi si può partecipare quante volte si vuole! Ieri Kimberly ha annunciato una novità della prossima edizione: ci saranno alcuni fotografi esperti in determinati temi della food photography che giudicheranno le foto. Quindi come vedi non ci si annoia, Kimberly sa come mantenere l’attenzione viva sulla sua challenge.
Io sicuramente parteciperò di nuovo. Non so se lo farò di nuovo completo, ma ho capito l’importanza che può avere un’iniziativa del genere per la propria fotografia.
Credo fermamente di essere migliorata, di avere nuovi stimoli, ispirazioni, spunti per creare foto migliori. Quindi se sei curiosa/o iscriviti qui e partecipa anche tu alle prossime edizioni.
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