
Ciao a tutti! Torno con un nuovo articolo, un po’ particolare.
Come ben sapete, mi piace condividere con voi consigli su tecniche fotografiche di scatto, composizione e pubblicazione sui social ma oggi mi piacerebbe spiegare tutto quello che c’è dietro alla creazione di un set fotografico realizzato con un’altra persona.
Qualche settimana fa ho organizzato un set con una ragazza splendida che ho conosciuto per un lavoro qualche mese fa, lei si chiama Michela e ha un blog chiamato Cr_eative Mangia Positivo in cui promuove uno stile di vita sano e condivide ricette salutari per chiunque ami mantenersi in forma.
Il lavoro che abbiamo realizzato è un piccolo set fotografico natalizio in cui lei ha cucinato dei deliziosi dolcetti ed il mio compito è stato quello di fotografarli! Abbiamo curato ogni fase del set insieme, dall’idea alla scelta delle foto finali.
Qui di seguito troverete scritte tutte le fasi che ci hanno accompagnato nel nostro progetto con la speranza che possa esservi d’aiuto nella creazione dei vostri set fotografici futuri. Infine troverete anche la ricetta delle mini sacher vegan realizzate da Michela (buonissime, ve lo posso assicurare).
Fase 1
Brainstorming, meglio se davanti una tazza di cappuccino e un bel croissant: è il primo step per la creazione di un qualsiasi set fotografico, si raccolgono le idee, a voce o su di un foglio. È una delle parti più belle perché non c’è un modo per farlo, l’unica regola è parlare, condividere con l’altra persona tutte le idee che vi vengono in mente, anche se non hanno nulla a che fare con il lavoro che verrà realizzato. Si tratta di un flusso di pensieri che non conosce regole e limiti ma che aiuterà poi in seguito nella selezione dell’idea finale.
Noi ci siamo viste in un bar davanti a due belle e grandi tazze di cappuccino di soia e due croissant al miele. Abbiamo condiviso esperienze, fatto foto della nostra splendida colazione e poi abbiamo deciso il tema, il cibo da fotografare e quando.
Fase 2
Creazione di una mood board: a questo punto l’idea esiste ma per tradurla in qualcosa di più tangibile e soprattutto per migliorarla è bene creare una cartella in cui verranno inserite tutte le foto a tema con il progetto. Queste fotografie aiuteranno a ideare il numero di foto, il tipo di inquadrature e stile da seguire.
Fase 3
Raccolta props: in modo tale da creare un set coerente, raccogliamo tutti i materiali necessari in fase di scatto: fondali, tanti e vari tipi di decoro (commestibili e non) da mettere all’interno del set fotografico.
Fase 4
Si scatta: il cibo è pronto, i props ci sono, le idee sono tante: montiamo tutto quanto!
Inizio sempre componendo a piacere, per trovare la giusta composizione bisogna mettere, spostare, togliere un sacco di volte fino a quando non si trova la giusta posizione che valorizzi il nostro soggetto. Non bisogna scoraggiarsi, la pratica è fondamentale e ci vuole tanta pazienza, sempre!
Ho cominciato scegliendo un fondale e facendo prima le foto dall’alto. Ho scattato 2 tipi di foto, una con solo il cibo, uno con la presenza umana. Dopo di ché ho cambiato inquadratura e fondale, anche in questo caso ho scattato due tipi di foto diverse. Infine abbiamo cambiato il soggetto principale (biscotti), composto un piccolo set, diverso dai due precedenti. Ho scelto di utilizzare alcuni props simili in modo tale che ci fosse una continuità con i due set precedenti, ho utilizzato due fondali diversi e scattato un unico tipo di foto dall’alto.
Le foto finali sono sei nate da tre differenti piccoli set.
Più le foto sono varie, e quindi diverse l’una dall’altra, più il set sarà completo. Le foto che vedrete ora sono quelle che insieme a Michela abbiamo deciso fossero le più belle da pubblicare. Produrre un set fotografico insieme ad un’altra persona permette di risparmiare un sacco di tempo, curare al meglio ogni fase perché condivisa con una persona che ha competenze diverse dalle proprie e, ancora più importante, di fare un lavoro migliore.
Spero che le foto vi siano piaciute, la ricetta delle mini sacher vegan la trovate nel blog di Michela cliccando QUI, vi consiglio di farli per Natale perché sono semplici, belli e soprattutto buoni!
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